di Laura Galimberti
350 mila gli euro raccolti. 183 mila quelli già erogati. Il sogno di p. Agostino Frasson, guanelliano, sta prendendo forma. Si chiama “Cascina don Guanella”, collocata a Valmadrera, Lecco. Una struttura di circa 860 mq calpestabili, che richiede significativi interventi di ristrutturazione, circondata da 30 mila metri quadri di terreno coltivabile, e in comodato gratuito, ulteriori 20 mila metri quadri e circa 100 mila di bosco. “Una forma di agricoltura sociale, come strumento di formazione, inserimento lavorativo, cura e accoglienza per persone in situazione di disagio”, formula non certo nuova, già usata ai primi del ‘900 dallo stesso San Luigi Guanella.
I primi interventi hanno interessato la costruzione della stalla di 450 mq, dove verranno sistemati 8 vitelli, 40 capre, conigli e galline. In corso la riqualificazione dei muri e la messa a dimora di 500 vitigni e 80 piante di ulivo. “Tutti i giorni – spiega P. Agostino, responsabile della comunità educativa che si occupa del recupero e reinserimento sociale di circa 70 ragazzi in difficoltà, italiani e stranieri – 10 dei nostri ragazzi sono coinvolti nelle attività educative possibili ora nella Cascina”. I successivi interventi interesseranno la ristrutturazione del casale vero e proprio, oltre 1000 metri quadrati, parte per accogliere ragazzi maggiorenni e parte da destinare ad agriturismo per biker.
Il progetto è nato dai volontari della comunità che hanno dato vita, insieme, ad una associazione “Prendersi per mano”, con l’obiettivo di dare una risposta concreta e di futuro ai nostri giovani. “La Cascina, spazio dalle innumerevoli opportunità, potrà rappresentare una chance per i ragazzi a noi affidati, oltre che un luogo di cura per quanti provengono dal circuito penale, quanti sono accompagnati da storie traumatiche, come i tanti migranti, o quei giovani che non possiedono altre reti familiari di supporto”.
Tanti i personaggi del mondo sportivo che hanno abbracciato il progetto: da Alex Zanardi a Cristian Zorzi, Cadel Evans, Silvia Marangoni e Ivan Basso. Dal 1° marzo è possibile sostenere l’iniziativa anche tramite prestito popolare o crowdfunding.
La ristrutturazione del complesso