Hanno dai 20 ai 35 anni. Dodici sono Nigeriani, altri 4 vengono dal Ghana. Accolti dall’agosto 2014 nella Casa Madre dei guanelliani a Como, vivono con la comunità religiosa. Vitto, alloggio, ma non solo. Scuola di italiano grazie a volontari, laboratorio di falegnameria e al di fuori percorsi di ortocultura e panificazione.
Nel cassetto il sogno di un lavoro che permetta loro un inserimento stabile nella società. Tanti i gesti di accoglienza che la loro presenza ha generato. “Un cerchio solidale – sottolinea don Davide Patuelli, direttore delle attività – che vede poi gli stessi ragazzi impegnati in prima persona in attività di volontariato a favore degli anziani e dei giovani accolti nella casa, per imparare a condividere e partecipare alla manutenzione degli spazi e alla vita della comunità”.
Così la casa di don Guanella, come il fondatore voleva, si fa sempre più “arca” ed oltre ad accogliere anziani e minori, abbraccia i profughi e guarda ai senza fissa dimora.
Laura Galimberti
La testimonianza di don Davide nell’intervista di Federico Piana per Radio Vaticana (12 gennaio 2016)
INFO www.guanellacomo.it