In 14 cortometraggi l’attualità delle opere e l’ impegno dei religiosi

In 14 cortometraggi l’attualità delle opere e l’ impegno dei religiosi

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Un progetto nato da un desiderio forte: “raccontare il bene nascosto, in particolare quello presente nelle situazioni apparentemente prive di speranza e condividerlo”. Ad illustrarlo al convegno “dalle frontiere il futuro della vita religiosa” promosso da CISM USMI Area Solidarietà in corso da ieri a Villa Aurelia è l’ideatrice Laura Galimberti, giornalista. “Un viaggio in 14 tappe: 30 giorni di riprese, 240 ore di girato, 9 città, 14 diverse realtà, 13 Istituti religiosi coinvolti, 200 persone intervistate per “far emergere e restituire risposte significative in campo, dove la narrazione dell’opera resta centrale e i religiosi semplici strumenti”.

Un lavoro avviato tre anni fa con una ricerca mirata di dati significativi raccolti attraverso i Superiori Provinciali e la rete regionale delle delegate USMI, organizzati poi geograficamente e per opera di misericordia. “Una road map indicata dallo stesso Papa Francesco” spiega “prima con l’indizione di un anno dedicato alla vita consacrata e l’invito a riscoprirne la profezia, poi il Giubileo della misericordia e l’esortazione a fare delle diverse opere un programma quotidiano di vita”.

14 i video realizzati da 20 minuti ciascuno: 6 ultimati con il sostegno della Fondazione Comunicazione e Cultura della CEI, per la regia di Kristian Gianfreda e della Kaleidon di Rimini; gli altri 8 grazie alla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, tramite la Save the dreams amici di don Guanella onlus, con la regia di Nicola Campiotti. Un quindicesimo video “per misericordia, scelti” conclude il percorso: una riflessione sulla vita consacrata attraverso 6 testimonianze e alcune meditazioni di Papa Francesco.

Varchi di Luce

Tra le risposte narrate “la mensa dei cavalli” degli Agostiniani a Bologna, la scuola di seconda opportunità  dei Lasalliani a Scampia, “Villa Capriolo” il laboratorio di umanità  dei Gesuiti a Selva, Casa Scalabrini 634, struttura di seconda accoglienza per rifugiati a Roma. Ancora la realtà  di Casa San Giuseppe Centro di riabilitazione dei Guanelliani per 250 disabili mentali a Roma, la marcia francescana promossa dai Frati minori, il progetto intercongregazionale antitratta promosso da Slaves no more a Ponte Galeria, la presenza stabile di una comunità  delle Suore delle Poverelle Istituto Palazzolo nel carcere di Bergamo, il monastero sold out degli Agostiniani a Tolentino, la scuola di preghiera di San Biagio sul monte Taleo delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’università  del perdono di padre Gianfranco Testa, il Sermig di Torino, l’impegno dei Giuseppini del Murialdo nel creare posti di lavoro per i giovani, la profezia realizzata nel piccolo cimitero di Armo.

“Radicalità, gioia, quotidianità, povertà, comunità e un po’ di follia, sono costanti che emergono nella narrazione” sottolinea Galimberti. “Un pellegrinaggio da privilegiati che ci auguriamo possa pro-vocare, regalare domande a chi lo intercetterà . “Un lavoro pilota e apripista nel suo creare rete tra i religiosi, parte attiva in questo progetto” aggiunge don Wladimiro Bogoni, referente con Suor Azia Ciairano dell’Area solidarietà che ha promosso l’operazione, “chiamati tutti a scendere insieme in questa frontiera, la comunicazione, dove resta ancora molto Altro da dire”.

 

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