Il gruppo teatrale “1diNoi” propone, il 31 ottobre, lo spettacolo “Il canto invisibile”, per la regia di Umberto Gelatti. Il ricavato per progetti di solidarietà in Mali
Le storie di cinque donne normali ma a loro modo straordinarie sono al centro de Il canto invisibile, musical con la regia di Umberto Gelatti e le musiche del maestro Sandro Cuccuini, in scena lunedì 31 ottobre alle 20.30 al Teatro Orione (via Tortona 7). Lo spettacolo è stato messo a punto dal gruppo teatrale “1diNoi”, nato nel 1999 dall’incontro tra la congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth e un gruppo di giovani appassionati di teatro, musica, danza. E arriva a Roma dopo essere stato proposto con successo in diverse città italiane. Ma l’eco de Il canto invisibile giunge fino in Africa, in Mali, dove «una guerra silenziosa ha costretto alla fame e alla fuga centinaia di migliaia di persone», raccontano le Suore Operaie. «I fondi raccolti con questo musical – spiegano – ci permetteranno di promuovere alcuni microprogetti indirizzati ad attività sociali, educative e formative soprattutto a favore dei giovani e delle donne, dalla coltivazione del riso alla realizzazione del sapone. Siamo convinti che sostenendo economicamente l’operato delle nostre sorelle missionarie contribuiremo a sostenere lo sviluppo della popolazione di questo Paese».
Arte e solidarietà unite, dunque, in uno spettacolo che, sottolinea Gelatti, è nato quasi per caso. «Una sera una bellissima sorellina con il velo blu ti racconta la storia di una ragazza che si è tolta la vita – ricorda -. E ti dice che dovremmo parlare a tutte quelle come lei, a tutti quelli che sono così soli, tristi e provati che non vogliono più vivere… E allora continui a inventarti sceneggiature fino al momento in cui capisci che stai guardando la cosa da una prospettiva sbagliata. Capisci che quello che ti serve è già tutto lì, ma non nella tua testa, non nelle tue capacità artistiche, ma è già scritto nella vita vera». Così, prosegue il regista, «decidi che ciò che mostrerai al pubblico sarà la storia vera del coraggio di quelle donne “normali”, di quelle donne che vivono in mezzo a tutti noi e affrontano ogni giorno quello che l’alba manderà loro. Allora sì che diventa tutto facile: basta parlare con alcune di loro e farsi raccontare le loro storie per scoprire che devi solo dare musica e parole alla forza profonda del “canto invisibile” che le attraversa tutte».
In scena ci sono una trentina di persone, tra gli attori e il corpo di ballo coordinato da suor Anna Nobili. Alcuni calcano le scene da anni: il primo spettacolo messo in scena da “1diNoi” è infatti del 1999 ed è ispirato alla vita di don Arcangelo Tadini, il fondatore della congregazione delle Suore Operaie. L’ingresso è a offerta libera.
FONTE – ROMASETTE