di Laura Galimberti
Anche quest’anno ne sono arrivate una ventina. Figli al seguito le coppie sono giunte da Roma, Livorno, Bari, Napoli, Milano, Forlì… Un passaparola che incuriosisce e, sperimentato, rende esigenti, con se stessi. Siamo a Selva, nel cuore del “dolomiti superski”. In una casa donata ai Gesuiti nel 1965 dai coniugi Pedrali – Noy di Brescia, padre Beppe Lavelli ed una ventina di volontari, tra cuochi e animatori, rendono possibile a prezzi stracciati una vacanza sulla neve che “alimenta” in particolare lo spirito.
A guidare con lui la proposta sono i coniugi Bovani, Umberto e Grazia, “quelli che” spiega Mattia, uno dei piccoli ospiti , “hanno la chiesa in casa”. La scelta di vivere nel santuario di Sant’Antonio a Boves, Cuneo, risale al 1998. Insegnante di italiano al liceo lui e di disegno e storia dell ‘arte alle medie lei, propongono percorsi di formazione per coppie, dall’inequivocabile sapore ignaziano.
LA PROPOSTA
L’ esperienza prende forma da 40 anni tra le mura del “capriolo”, struttura semplice e accogliente, dove si arriva provvisti di lenzuola ed asciugamani al seguito. Si inizia al mattino con il buongiorno di Padre Beppe, musica e poche parole, ricche di senso. Poi la colazione ed un momento di preghiera. Servizi condivisi, pulizia degli ambienti e preparazione della tavola. Tempo libero quindi per le famiglie. C’è chi va a sciare, chi a giocare sulla neve con i più piccoli, chi decide di camminare nel silenzio innevato dei boschi. Alle 16.45 il momento di formazione per coppie, quest’anno centrato sul mangiare, la tavola ed il suo valore simbolico e spirituale. E i figli? In 18 se ne prendono cura, dalle 16 alle 20, con proposte ad hoc per fasce d’età : cuccioli dai 0 ai 6 anni, scoiattoli dai 6 ai 10, ed infine caprioli dagli 11 ai 16. Giochi, manualità, riflessione ed uscite insieme.
IL PERCORSO PERSONALE E DI COPPIA
L’intervento dei Bovani, 3 figli anche loro, che per la quarta volta guidano la proposta invernale e da 13 quella estiva, è sempre delicato e mite nei toni, corredato da una presentazione elettronica ed immagini pittoriche selezionate ad hoc. 45 minuti in tutto a cui segue una mezz’ora di meditazione personale ed un tempo di condivisione di coppia. Alle 19, nella libertà, la celebrazione eucaristica. Quindi la cena e alle 21.30 un momento di incontro nella sala grande al piano terra, segnata ai punti cardinali dalla vista del Sassolungo e dalle foto dei benefattori, del card. Martini, assiduo frequentatore della casa, e di Pertini, accolto nel lontano 1976, che di quell’esperienza custodì un ricordo grato e ricco di speranza.
LE IMPRESSIONI
“Un tempo imperdibile per i ragazzi che educa all’incontro e ad un cammino condiviso e rende anche un hotel 5 stelle imparagonabile” sottolineano Federica e Alessandro, 4 figli, di Roma. Lo conferma Francesco, 11 anni “ho capito subito dal primo anno che oltre alla scuola sci qui c’è altro, un clima di famiglia e tanti amici. Avere la possibilità di abitare al Capriolo è un vero privilegio, per vivere tante iniziative insieme, in semplicità e simpatia”.
“Un miracolo “aggiunge Francesco, da Napoli a Selva con uno dei suoi ragazzi. “Mettere insieme tutte queste famiglie, rendendole partecipi di una condivisione che passa anche attraverso il servizio reciproco, è un dono che rinnova all’infinito quello dei benefattori che, senza figli, hanno voluto condividere la loro casa accogliente, sempre aperta per parenti ed amici”. “Un tempo di verità, responsabilità, autenticità, occasione preziosa per dare ai nostri figli un contesto comunitario di condivisione dell’essere cristiani” aggiunge Matteo, 4 figli, di Roma. “In questo modo riusciamo a riservarci, in serenità, un tempo prezioso di ricerca personale e poi di coppia” spiegano Tullio e Angelica, da Bergamo.
Enrica, 65 anni, di Carugate-Milano, sorride. “Ho seguito i corsi di Selva dal ’77, per 10 anni. Poi nel 2004 la richiesta di restituire”. Così il marito comincia ad aiutare in segreteria e lei in cucina. “Abbiamo iniziato con i corsi per giovani. Sono qui ora per occuparmi dei bambini. Mi sembra giusto. E’ un incontro diverso con la gente. Siamo tutti in ricerca, sai che serve”.
LE ALTRE INIZIATIVE
P. Beppe prova a fare i conti: “4 mila le famiglie passate in questi 40 anni, sulle 6 mila richieste ricevute”. Percorsi di consapevolezza per una nuova libertà. Ma Selva non è solo per coppie. In inverno ed estate è anche mini corsi per ragazzi dai 16 ai 18 anni, per giovani dai 19 ai 35 e per animatori.
Tre le proposte in programma per le famiglie tra luglio e settembre. Iscrizioni già chiuse ma le domande continuano ad arrivare, per la lista d’attesa: dal 16 al 23 luglio un percorso sul tema “all’ombra delle querce di Mamre”, dal 23 al 30 su “educare i figli ad essere fratelli”, infine dal 27 agosto al 3 settembre focus su “Giacobbe il Lottatore”. Corsi guidati dai padri Gesuiti sempre con servizio di animazione per bimbi compreso. Infine Selva è “Selva continua”, con incontri a Milano nella comunità di Villa Pizzone.
Così il miracolo della moltiplicazione frutto della condivisione, continua. Ora le famiglie sono ripartite ma il Capriolo, tirato a lucido proprio da loro, continua a profumare. Sta accogliendo 100 giovani per il Triduo. Ragazzi in ricerca, in una autentica palestra d’umanità.
INFO www.gesuiti-selva.it
FOTO © Laura Galimberti