La famiglia “bella”? Non si improvvisa….

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40 mila i giovani passati dal Corso fidanzati dei frati minori di Assisi

di Laura Galimberti

“La famiglia bella? Non si improvvisa”. Lo hanno ben compreso 22 anni fa i frati minori di Santa Maria degli Angeli. Lo confermano gli oltre 40 mila giovani che sono passati dal corso Fidanzati, promosso dal SOG, il Servizio Orientamento Giovani di Assisi.

“Una tre giorni – spiega Fra Francesco Piloni, da 14 anni impegnato in questo servizio – rivolta a coppie di fidanzati o anche a single dai 18 ai 33 anni, che vogliono formarsi sul tema dell’amore e riscoprirne i fondamenti biblici”. Tra i temi, il corteggiamento nobile, il fidanzamento aureolato, l’esperienza della sofferenza e l’annuncio del kerygma, i nuclei di morte di una coppia, l’amore a sé e il significato del matrimonio cristiano. “Non sostituisce un corso prematrimoniale ma vuole dare un fondamento biblico, teologico, esistenziale all’aspetto dell’affettività e della relazione interpersonale di coppia e con Dio”.

Quattro i corsi attivati ogni anno: “l’estate arrivano anche in 600. Abbiamo addirittura le liste d’attesa, incredibile!”. E tutto per passaparola.

Lo conferma Chiara, 21 anni, che lo ha frequentato a febbraio: “Ero in un momento di crisi, per un rapporto immaturo e autoreferenziale, un momento di buio anche nel mio cammino. Così sono partita da sola, consigliata dai miei catechisti. Ho trovato sostegno e nuova fiducia per riprendere la via, impegno innanzitutto personale, per un rapporto vero con Dio”.

Corso fidanzati

Poi la curiosità di tanti che hanno visto cambiare i loro amici. “Al corso vengono da tutta Italia” spiega Fra Francesco. “Coppie non credenti che si fanno 10-12 ore di ascolto della Parola di Dio, altre che hanno perso slancio e vitalità, altre ancora serene ma immerse in una cultura che non crede all’amore, propone modelli fasulli e deboli impaurendo i giovani che invece trovano in questa esperienza ganci belli per ripartire”. Tutti vengono per capire l’amore, “perché fallire nell’amore è fallire nella vita”.

Strano che le risposte, credenti o meno, vadano a chiederle a chi ha scelto la castità e la consacrazione: “vogliono capire cosa uccide l’amore e cosa lo rende vivo; lo chiedono a noi che abbiamo scelto in modo totale di conoscere Dio, sorgente dell’amore che non possiede, ma è libero e liberante”.

E il dopo? “Un percorso che andrebbe coltivato poi nelle diocesi, perché i giovani trovino luoghi dove il corso fidanzati possa essere sviscerato, masticato tutto l’anno. Non bastano gli incontri con psicologi, ginecologi, avvocati – sottolinea Piloni – serve una catechesi che dalla Parola di Dio, continui a nutrire la coppia, dandole il fondamento, la roccia sulla quale costruire la relazione”.

Molti ad Assisi tornano, chiedono, bussano. “Siamo a ridosso del sinodo – aggiunge – non dobbiamo solo curare il dopo, ma investire nella prevenzione. Un bravo medico è chi non solo sa curare la malattia ma soprattutto sa prevenirla. E’ tempo per la Chiesa di prestare attenzione a rievangelizzare l’amore”.

On line già le date dei prossimi corsi. A luglio dal 9 al 12, ma anche ad ottobre (22-25) e nel 2016 a gennaio, aprile e luglio. Anche Chiara Corbella ed Enrico Petrillo sono passati di qui e qui sono sempre di casa. “I giovani lo sanno bene” sorride Piloni. “La famiglia bella, non si improvvisa!”.

 

 

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