“Un anno di disagi e di incertezza, che ha contribuito ad aumentare nei rifugiati la sensazione di esclusione e di incomprensione”: così il Centro Astalli, il servizio italiano dei gesuiti per i rifugiati, commenta l’anno trascorso. Questa mattina, a Roma, presso il teatro Argentina, è stata presentata una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2015 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione offre
Ad aprire l’incontro il videomessaggio di auguri per i 35 anni di attività del Centro Astalli di Papa Francesco di ritorno dall’isola di Lesbo. “Siate sempre testimoni della bellezza dell’incontro, aiutate la società ad ascoltare la voce dei rifugiati, accompagnateli e fatevi guidare da loro. I rifugiati “, ha concluso Francesco, “conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l’odore acre della guerra”.
Sono intervenuti alla conferenza di presentazione Celine, rifugiata dalla Repubblica democratica del Congo, che ha portato la sua testimonianza: “Oggi sono qui per due motivi: per fare festa con il Centro Astalli. Questi 35 anni per me sono come un compleanno di famiglia. Non sarei mai potuta mancare.Ma sono qui soprattutto in nome di tutti rifugiati. Il mar Mediterraneo e le sue isole non sono più le porte d’Europa. Sono diventate la sua vergogna più grande. L’indifferenza ci uccide più dell’odio. Per questo vi prego in nome di un’umanità che soffre di fermarvi a pensare: aprite i vostri cuori, le vostre menti e anche le vostre porte”. Il professor Romano Prodi che si è soffermato sugli sviluppi geopolitici nell’area del Mediterraneo: il ruolo della Libia e gli effetti sul flusso di migranti verso l’Italia e la necessità di una politica europea comune dei diversi paesi di sostegno allo sviluppo dell’Africa. Padre Camillo Ripamontii (presidente Centro Astalli), Marino Sinibaldi (presidente Teatro di Roma). Ad aprire i lavori il saluto del Presidente del Senato Pietro Grasso, che ha sottolineato l’importanza di aprire corridoi umanitari per permettere ai profughi di arrivare senza rischi nei paesi dove poter richiedere il diritto di asilo.
Il Rapporto annuale Centro Astalli, attraverso il resoconto di un anno di attività, aiuta a capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere una forma di protezione. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.
Per ogni servizio, il Rapporto contiene statistiche e commenti con cui si racconta la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2015 sono entrati in contatto con l’Associazione e le sue sedi territoriali.
FONTE GESUITINEWS