L’outlet delle suore a Prato

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Le Suore hanno un outlet… O forse no?

L’Associazione di Volontariato “Il Campo di Booz” Onlus ha come obiettivo il reinserimento sociale di persone svantaggiate, attraverso il lavoro, promuovendo la valorizzazione di ogni individuo ed insieme di ogni oggetto, poiché niente è inutile di ciò che il Signore ci dona.

Un po’ di storia…
La Casa Famiglia “Villa Martelli” ospita alcune ragazze con grave disagio psichico. Sono conosciute come “le stelline” e anche la loro luce serve a diradare le ombre dell’egoismo che attanaglia un po’ tutti. M. Paola Colotto, l’attuale priora generale, con audacia e inventiva ha iniziato questo servizio nel lontano 1993 con Serenella e ora, da una, sono diventate 13 e riescono a mettere a soqquadro anche il convento.

Proprio per loro è nato il mercatino dell’usato che, dopo varie vicende, ha ora un suo spazio all’interno della Villa. I legami che si creano all’interno e all’esterno del laboratorio hanno dato la possibilità alle nostre “stelline” di allargare il loro cerchio di relazioni, rompendo così l’isolamento sociale e trovando il proprio posto nella comunità umana.

Questo spazio è stato chiamato “il campo di Booz”, richiamandosi a una storia biblica affascinante.
Si trova nel libro di Rut, nel quale la protagonista, una vedova straniera, persona assolutamente insignificante per la società di quel tempo e di quella cultura, ritrova una dignità e un senso per la sua esistenza proprio venendo accolta a spigolare nel campo di Booz, un lontano parente del defunto marito; lo stesso Booz poi, riconoscendo tutto il valore di quella donna, la sposerà, riscattandola definitivamente dalla sua condizione di straniera e sventurata.

Nel nostro campo di Booz si raccoglie ciò che nessuno vuole più, ciò che la società scarta, per trasformarlo in qualcosa di utile. L’utilità non è tanto nell’oggetto che si riesce a vendere, quanto nel gesto d’amore che da quella vendita si può ricavare, a favore di altri poveri.

Le ospiti della Casa Famiglia, insieme con le persone che durante il giorno si uniscono a loro nei diversi laboratori che col tempo sono nati e nel mercatino, acquistano da questo lavoro la consapevolezza che tutto ha un valore, a volte nascosto, ma che il valore di ogni vita può venire alla luce anche là dove sembra non esserci altro che disagio e povertà.

Abbiamo così deciso di costituire una associazione di volontariato Onlus che ha lo stesso nome, “il campo di Booz” e ha il desiderio di portare a tutti questo messaggio concreto e visibile di speranza.
La nostra associazione vuole inserirsi nella rete del terzo settore come soggetto promotore di integrazione sociale per tutte quelle persone che nel nostro tempo sembrano non aver diritto a un riconoscimento come parte attiva e integrante della società.

 

FONTE – DOMENICANE

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