Zainetto, pila, scarpe comode e voglia di camminare per 25 km pregando. Sono pronti i giovani che, questa notte, intraprenderanno il tradizionale pellegrinaggio in notturna dal Santuario del Noce di Camposampiero alla Basilica del Santo Padova, passando per il Santuario dell’Arcella, che inaugura le celebrazioni del Giugno Antoniano.
Il cosiddetto “Ultimo cammino di Sant’Antonio” – per differenziarlo dal “lungo cammino” di 305 km fino all’eremo di Montepaolo in provincia di Forlì, primo soggiorno del frate Antonio – ricalca appunto l’ultimo viaggio terreno del santo senza nome che nel 1231, sentendosi ormai prossimo alla morte, si fece condurre su di un carro trainato da buoi da Camposampiero all’amato convento padovano dedicato alla Madonna.
“È la dicitura ufficiale di un’esperienza spirituale, di un pellegrinaggio ormai intrapreso e conosciuto da moltissimi pellegrini e devoti del Santo”, spiega padre Alberto Tortelli, uno dei frati che ogni anno accompagna i pellegrini durante il percorso. “Il riferimento è volutamente ad altri famosi cammini della cristianità, come Santiago de Compostela Si tratta di un antico itinerario riscoperto e valorizzato da noi, frati francescani minori conventuali, già dal 1995 per i nostri pellegrinaggi ‘a piedi’ alla Basilica del Santo, sulle orme di Antonio che, va ricordato, era forestiero ed era stato naufrago”.
Nell’edizione 2014 sono stati quasi 1400 i partecipanti del cammino che dà l’avvio alla Tredicina in onore del Santo e col passare degli anni stanno aumentando le adesioni da tutta Italia e dall’estero, in particolare da Francia, Croazia e Slovenia. Sono in particolare i giovani a intraprenderlo, come dimostrano gli archivi dei conventi dove i pellegrini in partenza da Camposampiero richiedono le “credenziali”, un documento sul quale vengono apposti i timbri dei rispettivi santuari visitati. Giunti al Santo, i pellegrini possono chiedere in sacrestia l’attestato con la benedizione in latino che sancisce ufficialmente il compimento del pellegrinaggio.
Il tracciato è quasi interamente pedonale. Si cammina per lo più su strade sterrate di campagna e argini, quelli del Muson, fino a Pontevigodarzere, toccando l’asfalto solo per qualche attraversamento. In circa 25 Km dunque si toccano tre aree sacre estremamente significative dal punto di vista della devozione antoniana e della fede, ma anche sotto il profilo naturalistico e paesaggistico, tanto che sono molti coloro che lo percorrono in altri periodi dell’anno in bici o a cavallo.
“Stiamo completando il percorso del ‘Lungo cammino’ fino al santuario della Verna con segnaletica e accordi con ostelli ed enti parco per agevolazioni per i devoti – aggiunge il francescano –. In questi anni alcune migliaia di pellegrini hanno percorso anche il tragitto più lungo e prevediamo che possano essere molti di più durante il Giubileo 2016. Quello antoniano da Camposampiero a Padova è un tratto ormai consolidato di quello che potrà essere il pellegrinaggio per eccellenza dal Nord Europa a Roma”.
È possibile iscriversi al pellegrinaggio in notturna anche last minute, recandosi al Santuario del Noce a Camposampiero. Tutti i pellegrini devono presentarsi dalle 18 alle 22 per ricevere le credenziali, il pass, i sussidi. Alle 21.30 nella chiesa dei Santuari Antoniani ci sarà l’Adorazione Eucaristica seguita dalla solenne benedizione dei pellegrini prima della partenza. Durante il cammino si faranno soste di preghiera e riflessione.
Altre informazioni o per le iscrizioni on line cliccare su www.ilcamminodisantantonio.org
FONTE – ZENIT