Dal 6 all’8 maggio al Teatro Italia di Roma, l’opera rock scritta da Piero Castellacci e interpretata e diretta da Marcello Cirillo
Nel bicentenario della nascita di Don Giovanni Bosco, è tornato in scena Don Bosco il Musical, a sei anni dalla prima edizione che ebbe grande successo nei più grandi teatri d’Italia.
In scena insieme a Marcello Cirillo (Don Bosco), saranno Daniela Danesi (mamma Margherita), Federica Graziani (Suor Domenica Maria Mazzarello), Enzo Storico (il cardinale), Alessandro Marino (il segretario del cardinale), Roberto Bartoletti (il Maligno), Francesco Stella (il Parroco della Divina Provvidenza), Alessia Calafiore (la Madonnina), Francesca Talanas (nel doppio ruolo di sartina e suorina) oltre ad un cast di dodici ballerini compresi acrobati e trampolieri.
Lo spettacolo, che la nuova regia prevede con grande spazio al virtuale, all’interno di una scenografia essenziale, ripercorre le tappe più importanti della vita e delle opere di San Giovanni Bosco. Dal racconto del sogno premonitore fatto a nove anni, che lo ha portato a intraprendere la strada del sacerdozio, ai noti contrasti con la Chiesa, nella persona del cardinale, all’attacco del Maligno, quando viene mandato ad effettuare un esorcismo; dall’incontro con madre Maria Domenica Mazzarello, con la quale don Bosco fonda l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, alle prime missioni in Argentina.
Nella narrazione, ai realizzatori è parso significativo dare rilievo alla prova più straziante per il Santo della povera gente: la morte dell’amore più grande, sua mamma Margherita, maestra di vita, donna dolcissima ma al tempo stesso forte e determinata capace di dare a suo figlio un amore esigente e rasserenante di cui il prete santo poté far dono poi ai suoi ragazzi.
Ed è proprio questo amore che darà la forza a don Bosco di trasformare il dolore immenso di una così grave perdita in uno slancio ancora più forte verso la realizzazione del suo sogno che è anche quello di sua madre.
Neanche la condanna a chiedere scusa pubblicamente al cardinale, epilogo di un contrasto nato da incomprensioni e dicerie sul suo conto, impedirà a don Bosco di rispondere con forza: “Non porgo l’altra guancia”, in un accorato brano, che rappresenta la sua grande eredità: l’inno alla vita. Ancora oggi i Salesiani raccolgono centinaia di migliaia di ragazzi di tutte le razze e di tutti i colori, dando loro, a seconda delle necessità, non solo un pasto caldo, un letto dove dormire e un tetto dove ripararsi ma anche la possibilità di studiare, e di poter credere alla possibilità di un futuro migliore: è il miracolo che si ripete!
Don Bosco il Musical, scritto da Piero Castellacci e collaborazione di Renato Biagioli con le musiche di Achille Oliva e Alessandro Aliscioni, con gli arrangiamenti di Adriano Maria Maiello, le coreografie di Claudio Meloni e per la nuova regia di Marcello Cirillo, che veste anche il ruolo del protagonista Don Bosco, racconta i principi fondamentali che hanno ispirato l’opera “ semplice ma al tempo stesso spettacolare” di quel prete “operaio di Dio” che, assorbendo completamente l’esempio di sua madre Margherita, diede vita ad un nuovo modo di concepire la spiritualità: l’essere cresciuto lavorando la terra con la sua famiglia, ha fatto sì che egli non comprese mai il sacrificio come sofferenza gratuita fine a sé stessa, via ordinaria per una piena maturazione umana e cristiana nella fiducia della Provvidenza di Dio.
Nella trasposizione teatrale tutto questo è raccontato con grande forza recitativa, attraverso canzoni di forte impatto emotivo e quadri coreografici di rara energia rielaborati dalla coreografa Marilena Ravaioli, in un fondersi di storia passata e recente, a testimonianza di come ancora oggi la figura del santo torinese sia presente nel motivare i giovani alla ricerca di “un sorriso per il futuro”. I brani musicali descrivono i momenti salienti della storia spaziando dal melodico al rock, dal rap al gospel, accompagnando lo spettatore in un viaggio senza tempo alla completa comprensione dell’azione grandiosa di quel prete santo che è don Bosco.